Stavo giusto cercando un modo per sfogarmi, e sono cascata (si fa per dire!) qui: Questa meravigliosa esibizione di italica musica ha ormai da anni soppresso di fatto il “tradizionale” (questo sì) concerto viennese di capodanno, che viene poi trasmesso in differita, quando gli italiani sono già in coma digestivo…premetto che non sono una fan dei valzer di Strauss & C., anzi il tutto mi sta un po’ sulle scatole, ma almeno questo concerto è davvero una tradizione di rilievo mondiale, una cosa che per molti segna questo giorno di festa, e poi, dove li mettiamo i fiori di Sanremo? Ma noi no, noi siamo autarchici! Se, come pare, ci si nasconde dietro la fogliadifico “valorizzazione della Fenice” e altre amenità, si poteva inventare il concerto di Natale, di Pasqua o che so io (non siamo un popolo di geni?).
Diciamolo, la Rai che guarda à droite non poteva non sfidare il moloch asburgico e ha partorito il penoso topolino, censurando di fatto Vienna ai teleutenti (per chi se ne intende, c’è sempre Radiotre…).
Nulla cambia col fatto che sto scrivendo ad un anno esatto dal post, l’invenzione della tradizione fila come un treno, e anche se il governo è cambiato, chi ci libererà più da questo penoso spettacolo (a prescindere dal valore degli interpreti, insomma, è il progetto che fa schifo!)
Ecco, ora mi sono sfogata…aspettiamo che la pressione cali.
Paolanna
Stavo giusto cercando un modo per sfogarmi, e sono cascata (si fa per dire!) qui: Questa meravigliosa esibizione di italica musica ha ormai da anni soppresso di fatto il “tradizionale” (questo sì) concerto viennese di capodanno, che viene poi trasmesso in differita, quando gli italiani sono già in coma digestivo…premetto che non sono una fan dei valzer di Strauss & C., anzi il tutto mi sta un po’ sulle scatole, ma almeno questo concerto è davvero una tradizione di rilievo mondiale, una cosa che per molti segna questo giorno di festa, e poi, dove li mettiamo i fiori di Sanremo? Ma noi no, noi siamo autarchici! Se, come pare, ci si nasconde dietro la fogliadifico “valorizzazione della Fenice” e altre amenità, si poteva inventare il concerto di Natale, di Pasqua o che so io (non siamo un popolo di geni?).
Diciamolo, la Rai che guarda à droite non poteva non sfidare il moloch asburgico e ha partorito il penoso topolino, censurando di fatto Vienna ai teleutenti (per chi se ne intende, c’è sempre Radiotre…).
Nulla cambia col fatto che sto scrivendo ad un anno esatto dal post, l’invenzione della tradizione fila come un treno, e anche se il governo è cambiato, chi ci libererà più da questo penoso spettacolo (a prescindere dal valore degli interpreti, insomma, è il progetto che fa schifo!)
Ecco, ora mi sono sfogata…aspettiamo che la pressione cali.
Paolanna