Logo, logo delle mie brame…

Tempo fa avevo parlato di un logo e di un sito che riguardava il turismo di un’intero stato. Parlavo dell’Irlanda e parlavo marginalmente di Italia.it. Nel parlarne marginalmente avevo detto che, stante così le cose, anzichè aiutare il turismo lo avrebbe affossato. Per ora ha sicuramente affossato le speranze di chi vede il web come possibilità. Ora per una cifra enorme ci siamo dotati di un logo orrido e di un sito a portale nato già vecchio di 10 anni abbondanti. Il confronto è impietoso. Da un lato un logo che si ispira ai disegni geometrici e ai “celtic knots”, dall’altro una grafica inutile (e con i colori invertiti). Da una parte un sito agile, ben tradotto e accessibile, dall’altro un ammasso di tecnologie web pesanti, lente, fuori standard e non fruibili. Sono, con molti altri vedo, deluso, disilluso e portato a pensare che, in fondo, si cercasse solo un modo di spendere un po’ di soldi pubblici. Un’altra occasione perduta.

3 thoughts on “Logo, logo delle mie brame…”

  1. Mi piacerebbe scrivere la mia in giro, ma visto che il clima è quello del linciaggio di chi ha fatto quel sito, non me la sento. Però qui il coraggio di dire che a me quel sito piace, tanto il clan di Mantellini & C. non mi legge.

    Il cetriolo verde non è granché, in effetti. Ma tutto il resto è assolutamente allo stesso livello di visitbritain.com e altri siti nazionali, credo che nonostante le premesse abbiano tentato di fare qualcosa di buono. Considerando l’assenza totale di un sito turistico sull’italia, direi che e’ un buon passo avanti.

    Se invece il tema è perché non hanno usato altri portali, altre tecnologie, bah…. ci sarebbe da parlare del perché un Governo che aveva al suo interno il sig. Stanca della IBM abbia affidato tanti ed importanti bandi di gara per complessivi centinaia di milioni di euro proprio alla IBM…

    ZS

  2. Sicuro di non essere afflitto da pesante esterofilia e strisciante antinazionalismo?
    Perchè tanti indizietti lo lascerebbero pensare…..

  3. No, perchè se leggi anche l’altro articolo ti rendi conto che “vorrei” uno strumento funzionale (a livello turistico) sul web per la mia nazione, non una cosa con le pagine in inglese tradotte con Google. Il bello che in Italia abbiamo almeno tre siti ben fatti. Trentino, Alto-Adige e Toscana. Tutti e tre fruibili, rapidi e aggiornati. Ripeto quello che dico sempre, l’Italia potrebbe avere dal turismo (seriamente organizzato) l’indotto per coprire un sacco di posti di lavoro. Il PIL italiano si potrebbe basare sul turismo.
    Ma non lo fa.

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