Ieri sera ero al Brancaccio, con un sacco di gente dentro e fuori, per difendere il teatro, il povero bistrattato teatro dall’ennesimo danno perpetrato dalla TV sotto falso aspetto. Bellissima la sincera reazione di Proietti al tripudio in apertura sipario, quando, sotto la spinta dell’applauso, si è fermato per asciugarsi gli occhi e ricominciare da capo. Ovviamente la proprietà dice che c’è stato un fraintendimento, che loro vogliono continuare con Proietti come Direttore Artistico (ma non gestore), vedremo se il comune di Roma avrà voglia di fare qualcosa di serio. Dopo tre ore di spettacolo montato lì per lì, con alcuni cavalli di battaglia e interventi vari (i suoi ex allievi, Arbore, Piovani, Gullotta, Guidi), la battuta più bella è stata: “Solo in Italia ci si riesce a dimettere da un posto che ancora non si ha…ma che, niente niente, eravamo in due?”
Il cataclisma.
Beh, che dire.. quando una cosa ha successo c’è subito qualche omuncolo che te la vuole portare via per riempirsi la pancia…
Speriamo di non capitare su via Merulana e vedere gli “amici della Maria” (ndrt: vorrei far notare il doppio senso catto-pusher) con orda di infauste sedicenni con i pantaloni calati…
incrociamo le dita, incrociamo…