Niente di particolarmente spettacolare. Solo i miei più sinceri auguri a i quattro o cinque che passano per di qui.
Buon Natale.
Chiudo la trilogia del Condor (uno e due) con un saluto alla trasmissione dell’anno. Una trasmissione che non usa il trucco del telefono “aperto” per avere un margine d’ascolto migliore (lo disse anche un incredibilmente serio Bergonzoni ad una conferenza sulla radio: “Il pubblico deve ascoltare, punto”) ma che punta su contenuti e idee per farci vedere oltre la punta del naso (e del “boxinomorboso” di Repubblica). Ricordo un consiglio datomi da Luca anni fa, quando avevo messo su un blog statico (don’t ask), di iscrivermi alla mailing list del NYT per aver modo di trovare e scoprire notizie che altrimenti sfuggono. Il riconoscermi in quel genere di taglio e di raccolta di notizie date mi mancherà, come alternative rimarrebbe Nicoletti su Radio24, ma ha preso una strada diversa. Ieri ultima puntata con commento dal vivo su FriendFeed ed una piccola coda su MacchiaRama per il mago di OZ con i miei tentativi di guastatore “guastati” dalla teNNologia.
Da quello che ho sentiro ier sera ci sarà modo di continuare un bel trend, sfruttando se non le onde radio, le possibilità del web. E a chiudere un discorso di getto e poco revisionato, chiudo con una foto che dice tutto.
So long Boys.
Ieri non ho avuto il tempo, ma la mattinata/primo pomeriggio al Tre Fontane di Roma, vagamente guastato dalla pioggia, è stato davvero piacevole. Innanzi tutto un plauso va agli Old (very, original) della Rugby Roma. Ottima organizzazione del concentramento, nonostante le problematiche dei campi molto pesanti. Belle partite tirate fino alla fine, ben condotte dagli arbitri. Poi la cosa che ci rende più orgogliosi e che mostra i progressi della squadra, abbiamo questa volta persa una sola partita, riuscendo a battere anche i padroni di casa della Rugby Roma. Concluderei con la nota di grandissima sportività, che riguarda la squadra di Perugia, scesa a Roma nonostante la neve. Sono arrivati solo in 4 e hanno giocato le loro partite con i nostri prestiti. I punteggi non saranno validi per la classifica finale, ma al di la delle polemiche questo è il vero spirito che deve animare il nostro sport.
Ecco i punteggi nostri risultati:
TRR – Ippogrifi Segni: 6-0
Old EN Segni – TRR : 1-2
I Compari Capitolina – TRR : 5-2
VOO Rugby Roma – TRR : 1-5
TRR – Touch Rugby Perugia: 5-0
Parecchie foto del torneo le trovate qui su Flickr, ovviamente a cura di Giorgia (who else?).
Ecco il mio “esercizio” di sonorizzazione. Siamo a cavallo fra le letture di “Ad Alta Voce” di Radio3 e le sonorizzazioni fantasmagoriche del “Istituto Barlumen“, con tutti i limiti tecnici che io posso avere. Mi ha affascinato questo piccolo racconto, scritto e illustrato da Simone Frasca. L’ho fatto per un uso “personale”, ma a Simone è piaciuto. Ascoltatelo, fatelo ascoltare ai vostri piccoli lettori e fatemi sapere. Ne ho in programma degli altri insieme al ritorno del pinguino.
Facciamo un po’ di pubblicità all’evento. Domani presso lo Stadio Tre Fontane in via delle tre fontane 5 a Roma, ci sarà una giornata rugbistica molto densa.
Si inizia alle 9.30 con la seconda tappa della Winter Legue di Touch Rugby, organizzata dai Very original Old della Rugby Roma, che vedrà la partecipazione della nostra squadra (Touch Rugby Roma), degli amici di Segni con due squadre (Ippogrifi e Old “en”), della Rugby Roma, la Capitolina e con buona probabilità di Perugia. si andrà avanti fino alle 12.30, seguirà Terzo Tempo, allenamenti delle giovanili che faranno poi da corridoio per l’arrivo del Big Match della giornata ovvero Rugby Roma Vs Racing Metro 92 Paris (vediamo se ci sarà il tenero Chabal).
Per gli appassionati ma soprattutto per i curiosi della palla ovale un’ottima occasione per vedere rugby di alto livello (e ci mettiamo anche noi nel calderone!).
Scarico il podcast e non mi capacito. Lo ascolto per strada e mi viene il magone. E soprattutto mi chiedo perché. A Sofri e Bordone è inutile la mia sviolinata. Da essere radiofonico so benissimo di essere in primis un conservatore che vede ogni cambio di palinsesto come un attentato alla sua integrità mentale e intellettuale. Ma un conto è l’introduzione di una novità, un conto è lo scempio. Scempio che il nuovo direttore (volutamente minuscolo) porta avanti forte di motivazioni inesistenti. Prima gli ascolti bassi, con dati che si sono mostrati di segno contrario a quelli indicati, poi l’improbabile sovrapposizione con “RadioCity” che, con tutto il rispetto, è trasmissione noiosa e poco paragonabile. Insomma, s’è l’alternativa è “il primo reality delle donne”, con l’affetto che trasmetto al mondo femminile, credo che sia una punizione troppo grossa per noi, che siamo tecnologici, 2.0, web addicted ma soprattutto ascoltatori. Direi che non ce la meritiamo.
Ragazzi, fateci sapere che fine fate, dove andrete e che farete. Io e i miei 4 lettori 4 cercheremo di ritrovarvi.
Ieri sera sono tornato tutto soddisfatto dagli allenamenti, fatti in mezzo a un mare di fango, con la testa sgombra e senza voglie di polemiche. Poi alla radio hanno parlato di Corona. In testa si è accesa tutta una serie di sinapsi che rombavano “ilpaeserealegrandefratellocoattoapedalisnobelitismoetilismo” e altro ancora. Intanto il telegiornale andava avanti parlando di Souvenir d’assalto e io avevo un pensiero.
Ma di Corona si parla sempre di “fotografo”. Ma almeno è capace a far quello o è semplicemente un ruba-immagini?
Riparliamo un po’ di ovale, in questo caso per pubblicizzare un incontro “conoscitivo” fra la nostra squadra e “Liberi Nantes“, famosa soprattutto per la squadra di calcio composta di rifugiati politici e persone fuggite da persecuzioni (sotto l’egida delle Nazioni Unite).
Liberi Nantes ha deciso di “ampliare” gli orizzonti della loro associazione includendo il Touch Rugby come sport per permettere anche alle donne un percorso che esula dal semplice sport come occasione ricreativa in un contesto di recupero e conoscenza. Questa sera quindi, alle 20.30 presso il campo S. Tarcisio in Lungotevere Dante 5 ci sarà un mini Triangolare fra la nostra squadra, i TRECC e le Red and Blue per avvicinare e “toccare” con mano la nostra disciplina e far avvicinare anche all’atmosfera rugbistica del prima e dopo con un terzo tempo. Per i curiosi siamo li.
La settimana passata è passata (ops!) con una coda piena di cose fatte e alcune ancora da fare. E di questa già si vede il colore vermiglio del finesettimana. Sono stato ad Ascoli a vedere la nostra nazionale vincere sulle isole Samoa (24-6), sono andato a vedere UP e devo dire che la Pixar ha raggiunto il livello in cui non conta più che sia un film con personaggi realizzati in maniera “sintetica”. Come si diceva un tempo per il decano Walt, ora hanno a disposizione gli attori più bravi che un regista possa avere.
Ora la piccola richiesta di aiuto verso altri Mac-chisti (ma anche esperti di missaggio audio vanno benissimo). Ho registrato una breve favola, l’ho sonorizzata e missata ma a seconda di cosa viene usato per l’ascolto (cuffie contro casse, oppure impianti più o meno performanti) la voce o diventa troppo presente o sparisce nei suoni. Addirittura in un impianto surround casalingo la voce si sente dalle casse posteriori. A chi può dare una mano fornirò il link al file, ascoltabile anche on line.
Ops, è già martedì e io no. Comunque volevo dire due cose sul fine settimana Rugbistico, sia internazionale sia iperlocale. Partiamo da Sabato con la partita fra Italia e Nuova Zelanda. Non ho potuto vederla in diretta e sto tutt’ora guardando la registrazione. L’organizzazione quasi non sembrava FIR, perfetta anche la cerimonia iniziale e direi che abbiamo trovato l’anti Haka. Infatti dopo l’inno guidato da Dallan con 75.000 persone a cantare, la danza di guerra non è sembrato altro che un piccolo souvenir. Passivo finale fra i più bassi subiti (se non il più basso) 6 a 20, qualche recriminazione finale ma la prima linea tuttanera è andata in analisi dopo l’incontro con il duo Perugini-Castrogiovanni. Vedremo per i prossimi incontri, l’ultimo dei quali andremo a vederci dal vivo con la squadra.
Prima tappa della Winter Cup, che si è tenuto sul romito campo di Segni, ha visto la nostra squadra contro 2 compagini di Segni, la Original Old della Rugby Roma e una squadra con componenti della Capitolina. Siamo riusciti a vincere la prima partita ma poi a perdere malamente la seconda che potevamo vincere, poi il tracollo dovuto a diversi infortuni. Vedremo la prossima tappa come andrà, tenete conto che non sono tornei nel senso classico del termine, ma una serie di partite che danno punti per la classifica che porterà poi due finaliste per la fase finale nazionale. Comunque al di la di qualche piccolo intoppo organizzativo, l’accoglienza Segnina ci ha fatto passare un piacevolissimo pomeriggio. Con tutta possibilità la prossima tappa verrà organizzata da noi a Roma. Speriamo nel tempo clemente.