Ho sorvolato il commento sulla trasferta Scozzese, (partita? Quale partita?) ma qualcosa va detto a proposito della nazionale vista in campo a Roma sabato. Tanto eravamo convinti di una prestazione in linea con le precedenti, che già fuori dal Flaminio, complici anche le birre, si scherzava sul motivo per cui eravamo la. (è una bella giornata di sole, la birra è buona, ci sono tante persone simpatiche, poi in realtà qui dentro faranno un’enorme partita a Subbuteo, rossi contro blu). Dal kickoff però, si nota qualcosa di differente. Chiamala concentrazione o chiamalo killer instinct, fatto sta che se la nazionale vista sabato avesse qualche 3/4 in grado di raggiungere la linea di meta avrebbe fatto polpette del galles. Ci siamo dovuti accontentare dei calci di Marcato (peccato per il drop), e di un tentativo di Masi su rimbalzo contro l’annullamento dei gallesi. La mediana ha funzionato, il “vecchio” Griffen ha fatto “solo” un paio di cazzate (ma nel posto sbagliato, compresa una presa terribile dentro i nostri 22, finita in touche). Parisse buono come sempre pur non al 100% e ho visto in fase offensiva ben 3 offloads che la nazionale aveva smesso di usare da un sacco di tempo. La mischia ha fatto il suo dovere, ma, come molti temevano, appena il Galles ha creato il sovrannumero in apertura (4 Vs 2, sembrava che giocassero in 20!) hanno segnato. Quella meta ha tagliato le gambe nel finale, ma era impossibile fare 20 fasi ripartendo dai propri 22 allo scadere. Applausi alla nazionale, dopo i fischi con l’Irlanda, e sabato vedremo il livello contro i galletti e se riusciremo a scippargli il trofeo Garibaldi.
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Era meglio quello porno.
Parafrasando Allen…
“…Dio non c’è, ma se ci fosse sarebbe molto molto ironico.”
Non aggiungo link, li potete immaginare da soli.
“Operazione Formidabile!”
“Una operazione formidabile!” Questo si sentiva al TGR Regionale del Lazio questa mattina, riguardo lo sgombero effettuato sulla Via Cristoforo Colombo (a Roma) del vecchio sottopasso all’altezza dell’ex Fiera, sgombero a cura dell’ufficio del decoro urbano del del Comune di Roma.
Tutto giusto, tutto corretto, peccato non far notare che il sottopasso è esattamente di fronte a quell’ufficio, non è che si è spostato negli ultimi giorni, e che nel 2000 il sottopasso fu trasformato in un rifugio (temporaneo) per i senzatetto.
(nell’immagine, cerchiato in verde, il sottopasso incriminato, in rosso l’approssimativa ubicazione degli uffici del decoro urbano)
“Il rugby non è un pranzo di gala”
Eh si, il rugby è verità, fango, lealtà, forza e coraggio. Vabbè, mi si dirà, ma tu stai facendo Touch, al limite ti infanghi se ruzzoli per terra.
Ma ogni tanto si sente la voglia di tornare alle radici. Così iersera, complice un stop dei nostri allenamenti, sono sceso in campo a mo’ di trequarti con gli Old della Portaportese Rugby Roma (nostri vicini e dirimpettai). E ho pure lasciato il paradenti nella borsa (urp!). E così riecco i dolori post partitella, che ti fanno sentire terribilmente vivo, fantasticamente bene, nonostante le palle lisciate, i placcaggi mancati, gli improperi del mister. Bene, ti senti solo bene.
Orrore indiano
Quello che è accaduto e sta ancora accadendo in India è di un orrore senza fine. Ma leggendo le cronache della BBC, l’attacco più spaventoso è stato quello della Victoria Station, non un simbolo “occidentale” (come vanno cianciando da ore i nostri politici), ma un luogo pieno di pendolari locali che viaggiano su treni stracarichi. Per altro gli assalitori sono andati via indisturbati, dato che la polizia è arrivata quasi un’ora dopo la strage. L’attacco è stato perpetrato nei confronti dell’India, gli indiani e chi ha rapporti “amichevoli” con loro, altro che attacco ai simboli dell’occidente.
Banksy chiama Beppe
Il 99,9% di quelli che tu chiami «graffitari», Luca, sono imbrattatori e/o vandali. Hanno ridotto le nostre città a uno schifo, sporcando edifici che meritano affetto e rispetto.
Questo è Beppe Severgnini, in risposta ad un lettore riguardo le norme anti graffito. Sarà un impressione, ma vedendo alcune cose in giro (anche a livello internazionale), credo che il buon Beppe (in assoluta buona fede) sbagli clamorosamente la percentuale degli “artisti” nella sua stima (si potrebbe anche dire “fare di tutta l’erba un fascio”).
Italia Vs Australia: 20 – 30
Primo test match per l’Italia e punteggio che fino a qualche anno fa non ti aspettavi. E a vedere la partita ti accorgi che avrebbe potuto essere diverso e magari a favorevole agli azzurri. La cura Mallet continua a dare i suoi frutti, anche se l’Italia parte con la testa non a posto. pochi minuti e si inizia a vedere sul campo una squadra forte e sicura, con le inevitabili sbavature che non gli permettono di vincere convincendo. La squadra attacca e da pressione difensiva, pecchiamo in cattiveria sulla touche (dove invece i Wal fanno un po’ troppo aiutati dall’arbitro). Capitan Parisse immenso, Marcato (finchè in campo) bene nel suo ruolo, Masi un killer insieme a Bergamasco, placcano tutto quello che c’è da placcare. Un redivivo e velocissimo Robertson, che con il suo sprint lancia la meta che sicuramente ha bruciato all’Australia.
Il divario finale è un meta presa male, che poteva essere fermata, arbitro o non arbitro. Aspetto con fiducia il prossimo incontro, e vi lascio il link a cartellini e cronaca.
He’s nutty!
Questa mattina alla radio la quadratura del cerchio. Le ultime esternazioni (con eco internazionale) lette al ruggito del coniglio” con la voce del mitico picchiatello. Tutto torna.