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Che fa? Boicotta?

Vado leggermente controcorrente riguardo la questione della cerimonia di apertura dei giochi olimpici, dopo aver letto anche in giro alcune cose. Arrivati a questo punto l’idea di far boicottare la cerimonia agli atleti è stato un tentativo politico goffissimo, del tipo “noi non lo facciamo, non facciamo nessuna scelta ufficiale, ora fatelo voi”. E hanno fatto benissimo gli atleti a rispondere compatti no. No perchè, ripeto, la politica doveva pensarci mesi fa, anche all’epoca della rivolta nel Tibet. Doveva la politica “No, noi restiamo a casa”. Troppo comodo ora prendersela con i ragazzi che sono li, che esclusi i soliti calciatori, sono persone che hanno lavorato lontano dai riflettori, in centri sportivi spesso carenti in materiali e strutture, con il sogno olimpico di fare la sfilata alla cerimonia di apertura. Massimo biasimo ai politici, ma un applauso di incoraggiamento ai nostri atleti.

“Gli Schiumanti”

Fra le varie cose, che io considero negative, venuteci dal cambio alla guida del paese, c’è la categoria degli “schiumanti”. Persone che probabilmente hanno l’aspetto e i modi di persone comuni, ma quando gli si tocca il loro idolo (non sono degli elettori, sono dei fan di Berlusconi), iniziano, o almeno così lo avverto io, a “schiumare”, diventano volgari, offensivi, non considerano l’ironia una possibilità nel dibattito. Ogni governo del B. portava la recrudescenza della loro presenza. Me li fa vedere così, come evidenziati, la loro presenza con quel tipo di dialettica nei messaggi di “Italians” di Severgnini o ancora più forte il programma radiofonico “Più estate per tutti” condotto da Marco Baldini che, scevro dal doroteismo di Fiorello, ha tirato fuori la sua anima toscana destabilizzante. Oggi ha fatto un bel mix dei messaggi degli “Schiumanti”, non li ha commentati e ci ha attaccato in mix “Quelli che ben pensano”. Bel colpo.

Canada Post

Dopo esserci stato per conto mio, vederlo con gli occhi di un’altra persona fa sempre un’impressione particolare. Vi segnalo quindi questi quattro postcanadesi” di ComidadeMama, più un quarto dedicato alle letture dei bambini (cosa sacrosanta contro lo strapotere televisivo). Rivedere alcuni luoghi a distanza di tempo mi sta facendo venire voglia di tornarci (e magari restarci).

In più vi ricordo, post poco più sotto, la scatolata di vecchio (vecchio per alcune cose, non per altre) materiale informatico che ho messo da parte, disponibile a Roma per chi mi offrirà una bella birra.

Spare Parts and Broken Hearts

I pezzi di computer non li posso considerare (entro certi limiti) ricordi di una persona, troppo impersonale il loro uso. Quindi ho, sparsi in un po’ in giro, schede madri, memorie, qualche hard disk e lettori CD-DVD (forse, dico forse, anche un case).  Non mi va di buttarli, ma non mi voglio mettere a fare aste e controaste su EBay. So che molti gruppi (legati spesso all’open source) cercano questo materiale per creare computer per scuole, associazioni no-profit ecc. ecc. Quindi se sei a Roma e ti servono queste cose (mediamente obsolete, tienine conto), fammelo sapere nei commenti. Questo fine settimana metterò tutto in uno scatolone per portarlo in città,  in cambio di una Guinness allo Scholars Pub.

Soccer Bias

Allora: ieri sera ha vinto la Spagna, onore alla Spagna, Olè olè ecc ecc. Perfetto. L’Italia pallonara è stata buttata fuori ai quarti, quindi, con un po’ di impegno, con un po’ di voglia si poteva completare l’informazione sportiva con, non dico una cronaca visto che le immagini le ha in bocca SKY, ma con un aggiornamento di tanto in tanto. Così per dirvelo l’Italia ovale ha vinto a Cordoba conto i Pumas (Argentina) 13 a 12 con meta e trasformazione all’ultimo secondo di capitan Ghilardini e Marcato. E scusate se è poco.

Scatole cinesi

Gianluca Neri aveva chiesto ai suoi lettori di dare giudizi (e anche suggerimenti immagino) per il suo programma su Radio2 Rai intitolato “Scatole Cinesi“. Io, nel mio piccolissimo, (ma essendo estremamente “radiofonico”) ci provo, senza ovviamente la pretesa di essere ascoltato. L’arrivo del palinsesto radiofonico estivo dirada, per non dire estingue, ogni idea di programma con contenuti, autori e conduttori con un’idea chiara e precisa di quello che stanno facendo, lasciando dei programmi che divengono riempitivi fra uno scatto e l’altro del Selector. Quest’anno in Radio2 hanno pensato di non lasciare gli ascoltatori pomeridiani in balia del tedio assoluto, di RadioRock ormai trasformatasi in una talkradio, ma di provare a fare qualcosa che poi sia ripetibile o riutilizzabile anche in altre situazioni. In questo frangente prende il via appunto “Scatole Cinesi”, condotto da LaLaura e Gianluca, che si va a prendere l’onore e l’onere di sostituire Caterpillar. Si parla di Cina, tecnologia, internet e i suoi mezzi. Ripeto, sento tanta radio, molta più radio che televisione, faccio un semplice elenco di quello che va, quello che andrebbe, quello che non serve: Continue reading Scatole cinesi