Va da se che probabilmente qualcuno chiederà le dimissioni del governo in carica per questo, dimenticando chi ha creato il “mostro”. La notizia è semplicemente che Italia.it non serve allo scopo, è fatto malissimo e probabilmente verrà “terminato” fino al lancio di un nuovo sito.
E io (e non solo io) lo avevo detto qui, qui e qui, prendendomi per giunta anche “accuse” (si scherza, vè) di esterofilia. Chi l’avrebbe detto che anche sul web il tempo è un galantuomo?
E così, ridendo e scherzando, siamo riusciti a mettere su la squadra di touch di Roma (sperando di essere solo la prima di una lunga serie), pronti per entrare nella nascente TRI.
Ecco a voi la neonata “Touch Rugby Roma“, attualmente senza campo “fisso” (per ora qualcuno ci avrà visto inseguirci con l’ovale presso il parco di Tor Tre Teste), in attesa di risposte da parte di alcune squadre storiche romane. Il movimento è bello che partito, l’ovale inizia a farsi spazio anche nei media (con forti resistenze da parte dei “classici”) e il tocco permette di avvicinarsi al gioco anche a chi teme la forte fisicità del Rugby. Prossimamente, in occasione del torneo del “6 Nazioni” a Roma, avremo il nostro primo impegno internazionale. Notizie e aggiornamenti su queste pagine.
Memore dei trascorsi radiofonici durante i mondiali di calcio ultimi scorsi, con le ovvie incursioni in web-radio di una trasmissione nata da un idea e divenuta ben altro (e ascoltata anche con ottimi picchi), ho seguito la nuova fatica di Zoro, questa volta web-televisiva, per cercare di alleggerire il mondo del povero calcio, ormai con un peso addosso che rischia di distruggerlo. Parlo di “Fallo da dietro” trasmessa via web da N3tv. Il calcio è pretesto? Si parla di altro? Si parte dai risultati e poi si presenta una miss che riaccende la chat? Tutto è congeniale a questo tipo di trasmissioni, perché è molto 2.0 (ma non vi approfittate, come giustamente diceva in trasmissione Diego). Ah, il contorno bloggheristico è fortunatamente meno paludato di quello che sta avvenendo su altri media, quasi un’altra scusa per continuare a parlare d’altro. Seconda puntata. Piccoli problemi tecnici (fondamentalmente l’audio), ma si sgrosserà e attirerà più gente di quanto si possa pensare (sperando di essere un buon preveggente).
Dal buon Bordone è diventato (probabilmente per motivi tecnici) praticamente impossibile lasciare commenti. Il risultato dei tentativi però è involontariamente e incredibilmente comico.
Allora, visto che in passato vi ho parlato delle commedie di Garinei e Giovannini, vi invito caldamente a prenderne i DVD della collana lanciata dalla Fabbri. La prima uscita è “Aggiungi un posto a Tavola“, nell’edizione del 1977, tanto per capirci quella con il cast “stellare”. Il materale è tutto RAI, ottimamente ripulito e rimasterizzato, con inserti interessanti. In questo si parla del “Bunker” del Sistina, ovvero l’ufficio di G&G, dove una volta, uscendo dal teatro, per errore mi infilai. Rimasi immobile un passo dopo la porta per un tempo brevissimo, sufficiente a farmi scorgere tutto quello che vi era all’interno, compresa, probabilmente, la presenza di Pietro Garinei. Mi ritirai in buon ordine, ma quella svolta sbagliata non mi si toglie più di dosso. Le prossime uscite sono ghiotte ma con un rimpianto. C’è “Rugantino” con Montesano ma c’è, probabilmente per mancanza di buon materiale filmato, “Aleluja brava gente” con il cast “moderno”. Una piccola delusione per me, che da bimbo ascoltava la cassettina con le voci di Rascel e Proietti.
Lasciamo sedimentare. Gli errori. L’unica meta della partita (meta Italiana). Il cuore e la voglia di provarci. Anche Troncon in lacrime a cavacecio dei compagni. Siamo usciti dalla prima fase del mondiale, in compagnia dell’Irlanda, ma non se ne fa un dramma. Tutti pronti che fra poco torna il sei nazioni e questa volta l’Italia non deve fare da comprimaria.
Prima della cronaca della partita, c’è la cronaca di una serata, che riuscire a vedere il match non è stata cosa semplice. C’è (c’era?) un Pub a Roma, in zona Olimpico, il Down Under per fare anche il nome, che diceva di voler diventare il punto di riferimento del rugby nella capitale. Ci abbiamo visto la partita contro la Romania, la cosa prometteva bene ma ieri il “punto fermo” ha deciso che tre fans del soccer sono più appetibili di 10-12 rugbisti e ci ha “lasciato per strada”. Il vero punto fermo a Roma è e rimane lo “Scholar’s Lounge“, Pub a gestione irlandese (ed ad altissima frequentazione Anglo-Scoto-Gallese-Irlandese) ad un passo da piazza Venezia. Era strapieno, c’erano anche i portoghesi, ma dopo un po’, complice la Guinness non da esportazione, eravamo in pieno clima partita.
E parliamo anche di questa (qui le statistiche). L’Italia ha deciso di far venire il sangue amaro agli appassionati. Anche ieri sera, partita in teoria già segnata, siamo riusciti a sprecare palloni, farci cascare di mano l’ovale e a diventare nervosetti fin quasi alla riscossa del Portogallo. Poi nei secondi 20 minuti del secondo tempo l’Italia decide di sfruttare al meglio i suoi punti forti e inizia a spingere e a giocare bene, con due splendide mete: una conquistata dal pack con meta di Mauro Bergamasco e l’altra frutto di uno splendido calcio in avanti che Masi schiaccia oltre la linea. Non prendiamo il bonus e attendiamo ora trepidanti, l’arrivo della partita con gli scozzesi. E questa volta sappiamo dove andarla eventualmente a vedere (no, non al Down Under).
Il pinguino è molto entusiasta del nuovo arrivo e non vede l’ora di tornare a svolazzare sulla vostra testa e nelle vostre orecchie. Un microfono di questo tipo era il nodo da sciogliere se volevo continuare a fare podcast. Arriverà a breve, così come a breve arriverà, ovviamente, una nuova puntata (più alcuni special, ma questi sono ancora in via di ideazione).
Risultato e statistiche della partita – Gli incubi tutti neri sono ancora nella testa dei nostri uomini, che hanno rischiato l’ecatombe contro una squadra bella solida. Primo tempo discreto, ma se vedi che non va, non fare quello che cerca la palla alla mano e tira fra i pali, quando ne hai l’occasione. Il secondo tempo inizia con una palla che diventa improvvisamente di sapone, gioco troppo individualistico e qualche errore di troppo. La partita è passata, il risultato acquisito. Ora hanno una settimana per calmarsi e prepararsi al Portogallo, da vincere si, ma in scioltezza. Pez, man of the match, se in serata diventa un cecchino, e comunque si impegna fino alla fine. A me è sembrato mancare il carisma, non so se per colpa della partenza dalla panca di Troncon. Mercoledì prossimo difesa, spinta e up ‘n’ under, i nostri punti forti.