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Qualcuno la chiama “Ginnastica dell’anima”

Precisamente la chiamava così Mitì Vigliero. Ho passato parte del Sabato e della Domenica prima del rientro lavorativo a mettere in ordine pezzi di caos della casa in campagna che è stata di mio padre. Casa usatissima, ma che conteneva sacche di ricordi ammucchiati con noncuranza, che hanno la forma di scarpe, fogli scritti a mano, buste con vestiti infilati dentro alla rinfusa e borse con dentro vestiti puliti e stirati e profumati, buste con sassi del Magra, riviste con foto di sfuggita, o in formazione con il team scientifico. Ora casa è più vivibile, si è recuperato spazi, che magari verranno riempiti con libri e CD, che in fondo sono altri ricordi. E io mi sento un po’ più leggero.

L’odore della carta

Non sono un passatista, no, non sono neanche antiItaliano, no, non sono neanche allergico alle graminacee, no, ma vedere che la parola scritta non è morta, ma vive sulla carta, con lo stesso amore e voglia di Vintage che può dare un disco di vinile, frusciante e sensuale, perfetto per intortare la tipa incontrata in libreria, mentre sta acquistando il libro sbagliato. Ma voi, si voi, salverete la tapina dall’incauto acquisto ed essa, riconoscente, si abbandonerà nelle vostre mani come fresca creta in attesa di essere plasmata.
Ma dove eravamo rimasti?

Ah, si!
Ecco, questa non vuole essere semplicemente una semplice recensione di un semplice fenomeno del semplice web, ma vuole dare lustro alla scrittura nella sua forma più compressa e completa, proprio come una scatoletta di carne Simmental. Si, oggi abbiamo la possibilità di andare oltre la letteratura così come la intendiamo oggi, essere protagonisti del ‘900 e poter leggere (su carta!!) l’agile volumetto “Forse anche la Simmethal” del neo baciato dalle Muse Lucah, con il suo decubito esistenziale, vi terrà incollati sino all’ultima pagina.

O alla morte celebrale.

#FALS

E allora ditelo

Al prossimo che mi viene a dire che sono paranoico, che vedo trame oscure dietro quelli che sono “normali” aggiustamenti di palinsesto,  che non si può essere passatisti in eterno, vengo loro a presentare il conto. Ora la “brillante e illuminata” direzione di Radio2 decide che un altro angolo di cultura (marginale, oscura, particolare quanto si vuole, in relazione alle menti semplici) debba essere cancellato. Dopo un inutile spostamento, ora anche Dispenser, trasmissione che ci presentò Matteo Bordone e passata poi a Federico Bernocchi (in coppia con Costantino Della Gherardersca), verrà cancellata, non riprenderà al termine della pausa estiva. Un altro passo di Radio2 verso un inutile omologazione alle radio commerciali più becere, che sposterà ulteriormente gli ascolti (sono ancora in attesa di una risposta qualificata al mio precedente quesito).

Finesettimana Verde

Un’informazione  per una cosa da fare questo finesettimana. C’è l’apertura del parco di Ninfa, a Sermoneta (LT), riserva naturalistica molto particolare i cui cancelli vengono aperti poche volte al mese. Non c’è modo di prenotare la visita (se non per gruppi), quindi occorre recarsi sul posto, con scarpe comode e acqua, per passare un’ora in un luogo fuori dal tempo. Io vado, poi vi racconterò.

Una domanda a Luca Sofri

Uso un post come fosse una mail, Sperando in una risposta di Luca.

Sento toni trionfalistici durante le letture dei dati della “nuova” Audiradio. Si vantano risultati raggiunti, squilli di trombe e fanfare. Dato che a me pare che il pomeriggio radiofonico di Radio2 continui a sembrare desolato come il panorama del deserto dei Tartari, desolato a tal punto da avermi strappato anche all’ascolto di Caterpillar, cosa c’è di vero in tutto questo strombazzare?