Fare cose su Internet. Fare cose sulla rete è un po’ più di aggiornare il proprio status su un social network o mettere un anonimo post da troll su un forum. E’ inventarsi un modo diverso di fruire la rete. Già ora ci sono molte e interessanti proposte radiofoniche in podcast o live, ma il tumblr di Collettivovoci (al quale ho già dato il mio contributo e altri ne seguiranno) è davvero una bella novità. In pratica blogger, frequentatori della rete e dei social network leggono qualcosa scritto da altri blogger e così via. Le letture sono aggregate sul tumblr in questione. Non ci sono limiti di livello tecnico o altro e i risultati spesso colpiscono in maniera incredibile per immediatezza. Vale la visita e il vostro contributo.
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Conseguenze di una passione
Cosa è rimasto dell’ammazzapanettone*:
Indolenzimenti:
Ambedue le cosce (guarnite di varie tacchettate)
Un ginocchio
Un gomito
Il collo-spalle (i placcaggi si fanno di impatto e impatti li)
ma soprattutto le mascelle (causa paradenti masticato ad ogni impatto)
Felicità:
Tanta e non quantificabile.
Per il 2010 la mia modica quantità di Rugby me lo so fatto. Ora si torna al Touch!
*Partita OLD Rugby amichevole organizzata dai Triari.
Piccoli miglioramenti
Il villaggio globale e la tristezza locale
Molti di quelli che frequentano la rete in maniera creativa, tendono ad avere una vita “più” pubblica di altri. Ovviamente non fa difetto di questa esposizione una delle persone che hanno portato ad usare la rete a un vasto pubblico tramite l’esperienza di Clarence, ovvero Gianluca Neri.
Gianluca è stato costretto a rinunciare a viaggi ed altro essendo entrato nella dimensione della colica renale (ci sono passato e so bene quanto destabilizzi). La sera della vigilia, sera strana per antonomasia, ho buttato l’occhio su FriendFeed e ho letto questo suo messaggio:
Probabilmente, complice il lieve stordimento alcoolico, l’ho interpretato come una richiesta di vicinanza, ma magari mi sono sbagliato. In ogni caso, Gianluca, Auguri e un 2010 a zero coliche.
Piccoli consuntivi e richiesta aiuto
La settimana passata è passata (ops!) con una coda piena di cose fatte e alcune ancora da fare. E di questa già si vede il colore vermiglio del finesettimana. Sono stato ad Ascoli a vedere la nostra nazionale vincere sulle isole Samoa (24-6), sono andato a vedere UP e devo dire che la Pixar ha raggiunto il livello in cui non conta più che sia un film con personaggi realizzati in maniera “sintetica”. Come si diceva un tempo per il decano Walt, ora hanno a disposizione gli attori più bravi che un regista possa avere.
Ora la piccola richiesta di aiuto verso altri Mac-chisti (ma anche esperti di missaggio audio vanno benissimo). Ho registrato una breve favola, l’ho sonorizzata e missata ma a seconda di cosa viene usato per l’ascolto (cuffie contro casse, oppure impianti più o meno performanti) la voce o diventa troppo presente o sparisce nei suoni. Addirittura in un impianto surround casalingo la voce si sente dalle casse posteriori. A chi può dare una mano fornirò il link al file, ascoltabile anche on line.
Nascita di un meme
E’ stato divertente. Non sapevo neanche cosa fosse un “Hashtag“, ma la cosa del cartello di Luca Bizzarri che ha fatto un veloce fiammata su FriendFeed mi ha aperto un mondo per quanto riguarda la propagazione dei fenomeni in rete. Ho semplicemente messo #cartellobizzarro sotto il post da cui è partito tutto e sotto il primo cartello modificato. Poi tutto ha proseguito da se come un incendio in California.
Ma, chiedo a voi più scafati, succede sempre così?
P.s. Ho imparato una cosa da questo fenomeno: “Mai foto in FF”.
La Ville Lumiere!
Ikea Hack – (from a lamp to a stand)
Ho iniziato l’Hack di cui al post precedente. Come si evince dalla foto, ho praticamente già terminato, ma ho una barretta filettata della misura sbagliata e devo rimandare il “completamento” del lavoro al prossimo weekend. Resta da capire se poi le molle originali riusciranno a reggere il peso del microfono (o se dovrò rinforzarle). Fatto ciò “potrei” tornare a registrare in orari assurdi il podcast, ma dovrò ripulire la postazione da tonnellate di robaccia e carte inutili accumulate in quest’ultimo periodo (quando ho aperto lo sportello mi è quasi franato addosso il contenuto).
Dirty Works
Doctor: What a filthy job!
Igor: It could be worse.
Doctor: How?
Igor: Could be raining!