Delle due l’una: o non sanno che cosa stanno facendo, o pensano che gli utenti più avvezzi alla tecnologia siano dei fessi a cui dare il contentino. Di cosa parlo? Della tecnologia del Podcast, applicato a RadioRai. Avete presente Itunes? Bene, in quel programma ci sono due sezioni che mi lasciano basito, una sono gli audiolibri, in cui c’è tutto (sia in sintesi sia completo), compresi i libri di fresca uscita, ma solo in inglese (nei paesi anglosassoni la sezione dei libri in cassetta e CD è presente in tutte le librerie) e poi la directory dei Podcast, in cui spiccano, che so, la BBC o la CBC o la WGBH di Boston. C’è anche la Rai (e credo anche altre emittenti). Principale differenza e che la BBC o le altre radio tengono un Podcast separato per programma, (che so, Today o Sportweeks per la BBC), mentre la RAI ha fatto un frullatone di tutti i programmi, in un unico Pod, per cui se ti iscrivi (cosa che uno vorrebbe fare per mantenere tutto aggiornato) ti devi scaricare tutto, da Radio Anch’io a Pronto salute, mentre magari uno è interessato solo a “il ruggito del coniglio” o magari a “la fabbrica di polli“. Inoltre l’aggiornamento e a singhiozzo, incostante, le trasmissioni vengono rimaneggiate (che senso ha levare la sigla finale di “Blackout” cantata da P.F. Poggi?) e a tutt’oggi, per fare un esempio, il ruggito è fermo al 20 e “Viva radio2” ha solo quattro puntate di sintesi. Così non va, si fa un pessimo servizio agli abbonati e a chi, magari per problemi tecnici di ricezione, vorrebbe abbonarsi al suo programma preferito per poterselo ascoltare con calma.
Il sistema è totalmente da rivedere.
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Madamina…il catalogo e’ questo…
Saro’ un fissato e un feticista della radio , ma ieri sera, nel tentativo di ascoltare su Radio3 il “Don Giovanni” di Mozart, sono stato preso da idee eversive. La povera Tivoli non riusciva che a fatica a sintonizzarsi, stretta fra gli “sblateri” di Radio Maria e una radio che non faceva altro che venire su durante i recitativi e le pause, che parlava da ore (ma come si fa) ‘daa Roma e ‘daa Lazio. Volevo uscire a far brillare l’Olimpico. Per quello che si e’ ascoltato mi sembra ottimo, e a sentire le impressioni sulla scenografia pesantemente barocca ed animata “a mano” (teli, funi, bilanceri) mi pento di non essere riuscito ad andare a vedere le prove generali aperte.
A questo punto lancerei anche un piccolo gadget (classica fuffata da blog) basato su un’idea che mi sta facendo venire “Gaspar Torriero“. Un piccolo bannerino che dice semplicemente “manca poco al compleanno del Signor Mozart”, da apporre su i blog piu’ musicali in attesa delle celebrazioni, come, in versione testuale Gaspar già sta facendo (in calce, credo, ai soli post musicali).Ed eccolo qui, (un idea, poco tempo e pessimo grafico) a disposizione di chi vuol partecipare.