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Le allegre avventure in Lambretta del signor Fatelzi

Nota introduttiva: raccontino fantasioso e smentito dai fatti, come spiegerò dopo.

Mettiamo che un giorno il signor Gugliemo Fatelzi (nome di fantasia) decida di andare ad assistere ad un concerto di domenica mattina presso lo splendido auditorium di Roma. Si veste moderatamente elegante, senza strafare, prende la sua giacca imbottita, il suo casco e scende in garage a prendere la sua Lambretta d’epoca (per i vespisti prende la sua bella Vespa d’epoca, così siamo tutti contenti). Mette in moto, saluta passando il giornalaio Armando e si avvia bello felice e scoppiettante verso il centro. Piccolo problema, il caro Guglielmo non è mai andato all’auditorium, sa all’incirca dove potrebbe essere, ma confida su i cartelli stradali visti in giro. Ecco, appunto, non so se li avete visti in giro i cartelli, ma indicano sempre di andare dritto e sono sempre a metà di un rettilineo. Guglielmo è tranquillo, ha incrociato un primo cartello che gli diceva di andare sempre dritto e lui va, sempre dritto. Ora accade una cosa strana, cartello dopo cartello Guglielmo è costretto a fermarsi per rifare il pieno, ripassa per la ventesima volta davanti all’edicola di Armando (che gli prende il tempo sul giro e che gli espone i cartelli tipo F1), dopo di che scompare alla vista. Voci riferiscono di averlo visto nei pressi di Ostia, sul lungomare Caboto, lanciato in direzione Torvajanica, altri giurano di averlo visto passare rombando lungo la Tuscolana direzione Castelli romani e di averlo sentito cantare “lo vedi là c’è Maaarinoo…”, ormai le segnalazioni si moltiplicano, arrivando a segnalarlo nello stesso istante alla tomba di Nerone, in piazza della Repubblica e all’obelisco dell’Eur. Voci ascoltate a “chi l’ha visto” parlano di Guglielmo nei pressi di Carpi, con Ilenia sul sellino posteriore alla amazzone, lanciato a velocità Warp verso Matera. In televisione pare che qualcuno abbia intravisto Guglielmo nel traffico di Bombay mentre chiedeva indicazioni a Alberto Angela che gli rispondeva “se hai la pazienza di seguirmi..” e probabilente non la aveva perche lo si è visto anche in mezzo alla folla della maratona di NY, con la sua brava pettorina, ma forse non era lui, perchè un gruppo di amanti dell’Italia Islandesi giurano e spergiurano di averlo visto mentre cercava di bere da un gayser mettendo il dito sotto a mo’ di “nasone”.

E tu, lo hai visto Guglielmo? Cercalo, fermalo, rimettilo sulla retta via. E digli sempre di diffidare del lupo cattivo, degli sconosciuti con le caramelle e dei cartelli con su scritto “Auditorium” e una bella freccia dritta! Il cartello “Auditorium” disperde anche te, digli di farla finita!!

P.s. In realtà, per esperienza personale, i cartelli ti portano effettivamente all’auditorium, a patto di arrivare almeno sul lungotevere. Certo che i cartelli in periferia che indicano una direzione vaga verso il centro fanno un bell’effetto tipo “ai confini della realtà”!!

[Questo è un post che si trova nell’ archivio del vecchio sito. Ma l’archivio è divenuto pressochè illegibile e proverò a portare su WP qualche post ogni tanto]

Trasporti urbani

Underground

Sono un grande fan delle Metropolitane e dei trasporti pubblici, sistemi di pagamento come la “Oyster” di Londra o l’ammodernamento dei trasporti di Dublino e ovviamente Parigi mi mandano in sollucchero. Per questo guardo ai lavori dei trasporti a Roma con grande e malriposta speranza. Al di la delle problematiche tecniche (Roma è una città complicata) lavori come quelli sul nodo di Termini mi fanno sempre venire in mente la frase “troppo tardi e troppo tutto insieme”.

ToccaRoma 2011

Manifesto ToccaromaAnche quest’anno ci prepariamo per ospitare il “nostro” torneo, quest’anno nella duplice veste di torneo open e tappa della Winter League della LITR.

ToccaRoma quest’anno si svolgerà presso il campo dell’Arvalia Villa Pamphili Rugby (all’ombra del serpentone), con la presenza di Segni, San Giorgio al Sannio, ovviamente Roma e la gradita presenza di amici di Perugia e ospiti del progetto “Liberi Nantes touch Rugby” di cui avevo già segnalato la partenza in queste pagine. Ovviamente giornata all’insegna del divertimento e del sano agonismo, a cui farà seguito un meritato terzo tempo. Spero che qualcuno si incuriosisca e venga a vedere, per farsi magari venire voglia di provare a correre stringendo l’ovale.

Quest’anno la grafica del manifesto è opera di Zetaraffix.

Balliamo di Architettura

Formazione BollaniSono riuscito ad andare a vedere Bollani all’auditorium, anche con il fisico che remava contro. Devo dire che ne è valsa la pena, visto che l’incrocio Zappa + Bollani è stato decisamente riuscito. Partiamo dalla formazione. Bollani è spalleggiato da un gruppo di musicisti americani favolosi, Josh Roseman al trombone, Jason Adasiewicz al vibrafono (una vera rivelazione, usa lo strumento in maniera folgorata e folgorante), Larry Grenadier al contrabbasso e Jim Black alla batteria. Il concerto porta (ovviamente) pochi brani in dote, espansi sino la dove la trama della musica zappiana permette, tenendo conto che lui per primo si divertiva con questo genere di operazioni. La scaletta riporta cose come Lumpy Gravy, Blessed Relief, poi l’unico pezzo cantato, un Bobby Brown fedele all’originale ma pieno di chitarrine di plastica e sassofoni della bontempi, il vibrafono suonato con l’archetto, poi Cocksuckers’ Ball (specifico, i brani non erano dichiarati, questo è quello che ho “intuito” all’ascolto) e i bis, iniziando da una versione per piano solo di uno dei miei pezzi preferiti di Zappa “Peaches en Regalia”, velocità e spostamenti di accenti incredibile, con il pubblico che ha continuato a chiamare il gruppo sul palco con la concessione del tema di Lumpy Gravy ripetuto in chiusura. Ora non mi resta che sperare in una pubblicazione di questa serie di concerti. Sarebbe un bel regalo a diversi gruppi di persone, appassionati di jazz, zappiani e curiosi musicali in generale.

La foto è orrida, fatta in deroga alle animose richieste dell’Auditorium di non farne (neanche potessi venderla, tsè), a solo memento del fatto che qualche linea di febbre non mi hanno impedito di fruire di buona musica.

Cose belle dal passato (finesettimana)

Come al solito mi ricordo di scrivere due righe sempre molto dopo gli accadimenti, ma il finesettimana molto piacevole (ancorchè stancante) mi andava di testimoniarlo.

Iniziamo con la parte rugbistica. Al Flaminio di Roma, nella solita bella atmosfera che circonda il 6 Nazioni, l’Italia vince (a mio giudizio convincendo) contro la Scozia in una partita sostanzialmente brutta e tattica, con pochissimi momenti di spettacolarità. L’Italia scopre il riciclo e la difesa avanzante. Mi viene il dubbio che Mallet non stia affatto lavorando male, sono solo i tempi mostruosamente lunghi che mi lasciano perplesso. La cornice non ve la descrivo, vi basta vedere le foto che si trovano in giro.

Foto di Gruppo TRR
Foto di Giorgia Meschini

Poi la sera, sfruttando i mezzi pubblici, puntata al Teatro Argentina per la ripresa di Pippi Calzelunghe. Vedere un teatro pieno di bambini è bello, specie se lo spettacolo è un po’ più di uno spettacolo di teatro verde. L’edizione in questione è quella con l’adattamento teatrale di Staffan Gotestam e la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini. bravissimo tutto il cast e un applauso all’allestimento scenografico.

Rimanendo poi in ambito “Junior” c’è da dire che “Explora“, il museo dei bambini di Roma è un piccolo gioiello dedicato a loro, anche se lo spazio è ristretto e alcune cose meriterebbero una manutenzione migliore. Una domenica mattina li dentro può essere una bella esperienza per l’accoppiata genitori-figli (o nonni-nipoti, se preferite).

Finesettimana ovale e altre cose (a Roma)

Come al solito post di segnalazione per l’incipiente finesettimana. Iniziamo dallo sport, Sabato inizia il 6 Nazioni 2010 e la nostra Nazionale Sarà a Dublino per la prima partita contro gli Irlandesi campioni in carica. Decisamente un bel banco di prova. Capitan Parisse è ancora fuori dai giochi (sarà dietro a un microfono per fare il commento tecnico). Questo sarà il primo 6 Nazioni con disparità di trattamento del pubblico. Chi ha Sky potrà godersi tutte le partite in diretta e con il commento di Munari, tutti gli altri potranno seguire solo la Nazionale in differita su La7, rete che si merita il plauso per essere riuscita a strappare almeno questo “contentino” allo strapotere di Sky. Temo che il calo di visibilità non aiuterà il movimento (e non potrò sentire i commenti irritati dei calciofili sotto botta).

Poi passiamo alla cultura. All’Auditorium di Roma ci sono un po’ di appuntamenti interessanti. La pista del ghiaccio è ancora li, poi se volete levarvi dalla testa lo stereotipo della danza intesa come tutù a piumino e la morte del cigno, vi potrebbero interessare gli spettacoli di “Equilibrio”, bel festival di nuova danza. Poi i concerti con l’introduzione per i bambini e ragazzi di “Tutti a S. Cecilia!” e il concerto de “The Swell Season”. Domenica poi proseguirà la danza, gli spettacoli musicali per bambini (anche neonati) e ragazzi dell’orchestra di S. Cecilia e il concerto di Joss Stone. Il calendario è qui per Sabato e Domenica.