Salve, sono un suino. Beh? Che avete da guardare? Un suino che parla? Come se non ce ne fossero a sto mondo. Sono qui per protestare a nome della categoria. Ci state accusando di cose che non hanno a che fare nulla con noi. Vi passate i bacilli fra di voi, magari facendo gli schifosi (brutti porci) e poi ve la venite a prendere con noi? Eppure ve lo stanno dicendo in tutte le lingue, NOI NON CENTRIAMO NULLA con questa pandemia. Qualcuno lo dica Petrini che noi poveri maiali facciamo quello che abbiamo sempre fatto. Cresciamo, ingrassiamo e diventiamo salumi, senza nessun lamento (se non al momento dell’accoppamento, ma si sà, l’attimo è leggermente violento). In televisione vi fanno vedere fior di medici che vi dicono che noi non centriamo nulla, che il virus non ve lo prendete mangiando la salsiccia fatta da zio Antonio con un mio lontano bis-cugino e che è nel vostro freezer da 3 mesi, ma voi niente. Poi i giornalisti stessi, insomma! Febbre suina, febbre suina! Io sto benone, guardate qui, fresco e roseo come una rosa! Per fortuna che alla radio (si, noi maiali sentiamo anche la radio) hanno zittita una conduttrice del mattino petulante, nota per il suo iperallarmismo (Falcetti, mi pare che si chiami), facendole capire una volta per tutte che non siamo noi. Ora però sbrigatevi, fate la vostra parte. State attenti, create sto vaccino antiinfluenzale, e poi ci rivediamo per parlarne davanti al lardo di Colonnata del povero Zio Alberto…che era taaanto buono.