TRR – Unboxing the new jersey from Xabaras on Vimeo.
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“Il rugby non è un pranzo di gala”
Eh si, il rugby è verità, fango, lealtà, forza e coraggio. Vabbè, mi si dirà, ma tu stai facendo Touch, al limite ti infanghi se ruzzoli per terra.
Ma ogni tanto si sente la voglia di tornare alle radici. Così iersera, complice un stop dei nostri allenamenti, sono sceso in campo a mo’ di trequarti con gli Old della Portaportese Rugby Roma (nostri vicini e dirimpettai). E ho pure lasciato il paradenti nella borsa (urp!). E così riecco i dolori post partitella, che ti fanno sentire terribilmente vivo, fantasticamente bene, nonostante le palle lisciate, i placcaggi mancati, gli improperi del mister. Bene, ti senti solo bene.
Italia Vs Australia: 20 – 30
Primo test match per l’Italia e punteggio che fino a qualche anno fa non ti aspettavi. E a vedere la partita ti accorgi che avrebbe potuto essere diverso e magari a favorevole agli azzurri. La cura Mallet continua a dare i suoi frutti, anche se l’Italia parte con la testa non a posto. pochi minuti e si inizia a vedere sul campo una squadra forte e sicura, con le inevitabili sbavature che non gli permettono di vincere convincendo. La squadra attacca e da pressione difensiva, pecchiamo in cattiveria sulla touche (dove invece i Wal fanno un po’ troppo aiutati dall’arbitro). Capitan Parisse immenso, Marcato (finchè in campo) bene nel suo ruolo, Masi un killer insieme a Bergamasco, placcano tutto quello che c’è da placcare. Un redivivo e velocissimo Robertson, che con il suo sprint lancia la meta che sicuramente ha bruciato all’Australia.
Il divario finale è un meta presa male, che poteva essere fermata, arbitro o non arbitro. Aspetto con fiducia il prossimo incontro, e vi lascio il link a cartellini e cronaca.
Soccer Bias
Allora: ieri sera ha vinto la Spagna, onore alla Spagna, Olè olè ecc ecc. Perfetto. L’Italia pallonara è stata buttata fuori ai quarti, quindi, con un po’ di impegno, con un po’ di voglia si poteva completare l’informazione sportiva con, non dico una cronaca visto che le immagini le ha in bocca SKY, ma con un aggiornamento di tanto in tanto. Così per dirvelo l’Italia ovale ha vinto a Cordoba conto i Pumas (Argentina) 13 a 12 con meta e trasformazione all’ultimo secondo di capitan Ghilardini e Marcato. E scusate se è poco.
Chi ga vinto?
Forse noi. E’ passato circa un anno da quando, ravanando in rete, cercavo di far partire una squadra di Touch Rugby qui a Roma. Pensavo di trovarla già fatta, magari più di una così da poter scegliere e invece me la sono dovuta inventare. Non solo io, sia chiaro, perchè al mio sassolino lanciato su uno dei siti più frequentati su questo argomento (Rugby.it) hanno iniziato a rispondere alla chetichella prima un paio, poi sempre più persone. Abbiamo radunato un po’ di gente intorno al progetto, non necessariamente legati alla palla ovale, ci siamo trovati nel prati di Roma e poi, con un po’ più di ordine, in campi da calcetto (visto che inizialmente il numero era esiguo). La rete ha continuato a funzionare come collante e come cassa di risonanza, abbiamo preso parte al nostro primo torneo e alla fine siamo entrati in quello che io considero il tempio del rugby Romano, ovvero l’impianto del Tre Fontane, già casa della Rugby Roma Olimpic Club. Anche entrare nella nuova Club House alla fine degli allenamenti è stato come un rito di passaggio. E così, in questa Italia pallonara (e che forse ora la diventerà ancora di più), siamo riusciti a radunare più di una decina di persone, donne, uomini e ragazzi, intorno alla palla ovale. E questo non può rendermi che felice.