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mer, nov 26 2003Tempo, tempo! Non basta mai!Il tempo è sempre poco, quindi segnalo al volo un paio di cose accorpandole in un solo messaggio. Sono problemi di "gestione" per entrambi i casi. Cominciamo: Rolli sta avendo grossi, ma grossi problemi con uno Stalker che lascia messaggi idioti (e pericolosi a livello legale) su tutti i post. Cosa fare ce lo dice lei e ce lo dice anche Black Cat. Io l'ho fatto, fatelo anche voi. Poi Matteoc di Skip-Intro e Skip-Pop (che, come ho già detto, usiamo tutti), sta avendo grossi problemi con l'indicizzazione dei blog presenti su Splinder. Gli ha scritto ma nessuna risposta (per ora). Almeno gli facessero sapere se ci sono problemi, ed eventualmente saltare quei blog. Sta succedendo sempre più spesso che chi gestisce un servizio si mostri sordo ai problemi e alle richieste degli utenti. E la qualità del servizio si dovrebbe vedere anche in queste cose. (io ho il medesimo problema con i commenti). Permalink
E tu pagali pure. Per avere un miglior servizio ho "contribuito" a Enetation (il servizio di commenting esterno utilizzato da me, IVO e altri poveri disgraziati), ottenendo quello che è visibile in homepage, ovvero i "numerelli" dei commenti che sono schizzati alle stelle. Probabilente stanno mostrando i tentativi fatti prima di riuscire a lasciare un messaggio, dato che spesso il sistema si ingoia i commenti. Spero che con i nuovi messaggi la situazione si stabilizzi!
Prima di scomparire per il finesettimana (no, non vado troppo al nord come fa qualcuno), vi lascio un messaggio che mi ha colpito per la perfetta citazione del grande bardo e che mi sembra il caso di segnalare (in realtà mi era sfuggita anche la trasmissione, ma i nei non li reggo).
I borbottii si erano già sentiti prima della messa in onda della prima (e forse unica) puntata. Censura si, censura no, poi vediamo, la gente (quella con ancora sale in zucca) si fa un po' sentire e la Guzzanti va in onda con il suo fardello di verità sbattute in faccia ridendo, che fa ancora più male, sulla riga tracciata tanti anni fa dal Beppe Grillo. Ovvio che la mannaia, già caduta addosso a Luttazzi, Santoro e Biagi dovesse arrivare da un momento all'altro. Con l'ottima scusa di accuse di denigrazione fatte dalla neo-gemella televisiva Mediaset, ora ci sarà tempo per una seria pausa di riflessione. La satira non deve fare satira, deve far ridere senza preoccupare, deve essere capace di far apparire gente come Larussa simpatici. Che ci vuole a fare come la banda del Bagaglino? E invece no, satira seria e politica (e menomale). E ora io penso ad una serie televisiva vista su "Canal Jimmy" che si chiamava "The New Statesman", scritta e interpretata da un pazzo attore inglese che risponde (forse, se lo chiamate) al nome di Rik Mayall. Ambientata (e girata) negli anni della Thatcher prendeva a sbeffeggiare la classe dirigente di quel periodo sulla BBC senza colpo temere. Il terribile ministro interpretato da Mayall si chiama B'Stard, fa intrallazzi ed elimina fisicamente gli avversari politici senza tanti scrupoli. Addirittura viene fatto vittima di un attentato (a cui sopravvive) con seguito di speciali alla maniera di JFK. Sbeffeggiando (ollallà!) addirittura la guerra alle Folkland. In Italia si potrà mai fare? E cosa ti risponderà la ggente (quella senza sale) quando si cercherà di uscire da questa melassa retorica che ci sta avvolgendo in questi giorni?
Su Wittgenstein c'è un articolo di Guia Soncini che cerca di spiegare il suo (e quello di molti altri, a quanto pare) entusiasmo per l'isola dei fumosi. Strano, salvo poche persone non ho notato un entusiasmo sfrenato per gli isolani-isolati. Io poi ho un profondo odio per i "reality show" dai tempi del primo grande fratello, quindi considero (forse per partito preso? Non lo so) veritiero l'articolo di Panorama che sputtana il programma per quello che è, finto. Poi ho altri due motivi. Il primo è dovuto ai pochi minuti propinatimi a casa di un parente, in cui gli affamatissimi (?) isolani devono fare un gioco scemo per poter mangiare da una tavola imbandida messa li a fianco. C'è il conduttore con la voglia di ginocchio che con il microfono in mano li incita a colpire i bersagli, e dopo il gioco li schernisce anche per gli errori fatti dicendo questo lo mangiate, questo no. Se erano davvero, ma davvero davvero affamati e disperati come hanno voluto far credere, la voglia di ginocchio del conduttore sarebbe stata tumefatta a colpi di microfono, con i disperati che si gettano sul banchetto e che colpiscono con i bastoni gli assistenti di produzione presenti dietro il campo visivo delle telecamere.
Storia di un parziale Switch!
(Vedi LA PRIMA e LA SECONDA) Terza parte (fico, come Matrix) del mio ritorno nel mondo della mela. Vado al negozio, finisco di pagare e mi viene mostrato lo scatolone, ingentilito da fiori e immagini astratte, ma ENORME!!! Circa una ventina di chili di computer. Dopo esser stato faticosamente trasportato fino alla stanza che lo ospiterà, nella serata decido di testarlo. Messo ginocchioni per terra e provato dal tentativo di estrarlo dalla scatola, faccio una prova di uso. Fantastico, tre fili (tastiera, mouse, corrente) e sono dentro. Panther ha un ottimo aspetto. Collego la rete, e trasferisco (non in maniera indolore, ma sono uno smanettone) un gruppo di file da pc a Mac. Parte ITunes, ordino i brani, click su Burn, due minuti scarsi dopo il CD audio è nelle mie mani. Tempo per il tentativo (compreso il tirarlo fuori e reinfilarlo dentro la scatola) circa un'ora e un quarto. Ora è nella scatola e dovrà attendere la resistemazione della stanza e che io finisca di fare una cosa prima di poterlo piazzare definitivamente...E poi...IL MONDO SARA' MIO!!!!! (Risata satanica peggio della precedente). Vic, sappi che non dormirai più tranquillo. Ho molte domande senza risposta.
Se riesco a darmi (o qualcuno me la da, tanto è uguale) una spiegazione riguardo questi fatti sarei molto contento. Da quando (circa una settimana fa) è partita l'onda lunga dei premi di Gnueconomy (conclusi oggi con Deux-ex-machina) gira tanta di quella bile non scaricata che fa impressione. Blog (o persone, dipende dai punti di vista) che stimo, che leggo quasi quotidianamente e che considero ironici e talvolta geniali, tirano commenti velenosi in ogni dove, neanche ci fossero cose personali in corso. Continuo a non capire chi ha preso troppo "sul serio" il premio in questione e a chidermi il "perchè tutto questo". Looptrain e SFF, ma anche Livefast e altri, sono diventati cinici, permalosi, sospettosi. La rete (o blogsphera che dir si voglia) un condomino e i premi la riunione in cui i malumori scoppiano definitvamente. Ragazzi, spiegatemi, oppure no, fatemi un gesto (non quello dell'ombrello, please) ma palesate a me povero mortale, cosa agita i tanti ascoltati (e siete ascoltati, altrochè) della rete.
Entro ed esco da una querelle che mi riguarda poco, e mi riferisco agli Gnuawards. Se fate caso nei primi commenti c'è l'intervento del pur bravo "sifossifoco" che lancia il suo "j'accuse" nei confronti delle statistiche di Gnueconomy, ree, a sentir l'accusa, di essere falsate, dato che gli accessi durano solo 10 secondi nel 90% delle visite al sito. Dato che nel baillame ha perso molti punti, si accalora anche nel suo blog con questo post, in cui invita ad andare a vedere queste statistiche falsate. Sono curioso e lo faccio. E scopro una cosa che forse era meglio che il bravo il "toscanaccio" avesse scoperto prima di me. E' vero, a guardare il grafico l'intervallo da 0 a 10 secondi è quello che ha il 90% e passa di percentuale. Poi sulla pagina c'è un link che dice "Per ulteriori informazioni, fare clic qui." Ci faccio click sopra (fatelo anche voi se volete) e si apre la pagina (in inglese) dell'help del sito di statistiche. La spiegazione riguardo il grafico "incriminato" riporta ciò: "If a given visitor only visits one page on your site, they fall under the "0-10" seconds range, even though they may be reading that one page for hours. There is no way to deduce this information from examining the web server logs that Urchin processes." Traduco per i non anglofoni:" Se un dato visitatore visita solamente una pagina del tuo sito, ricadrà sotto il range "0-10" secondi, anche se l'utente leggerà la pagina per ore. Non c'è modo di avere questa informazione esaminando i log che vengono processati da Urchin". Un blog è sostanzialmente una sola grossa pagina, che si scorre in alto e in basso o poco più. Punto. Quindi il 90% di utenti leggono solo la prima pagina, ovvero leggono il Blog. Non ho niente contro SFF, ma dato che in questi giorni sono girate parole grosse, e una accusa va "ponderata" ho preferito fare chiarezza. Per SFF, se devi predertela con qualcuno, la colpa è di giusec&frienz, senza il suo "bigino" non mi sarei mai accorto delle accuse che hai fatto, pestando però quella che..."Pareha mota... unn'era! (anonimo toscano, XVII sec.)"
Arriva Arriva!!
Questa sera sarà mio!!! Si!! (risata satanica!) Lo avevo preannunciato qui, e dopo 2 settimane di attesa finalmente la melina si poserà sulla mia scrivania, e potrò iniziare nuovamente a fare quello che facevo una decina di anni fa sempre con un'altra mela morsicata. Devo chiedere a Vic di Giovani Tromboni un po' di dritte per l'uso.
Mi duole un po' tornare a parlare del mondo dei media collegato a quello che è accaduto in Iraq (tenendo conto che troppi ragazzi che non vorrebbero essere li ci stanno lasciando la pelle). Avevo parlato della distorsione dei media per esaltare la vittoria in questo post e anche in questo. La distorsione operata occorreva per tenere alto il consenso all'operazione, doveva ricordare l'ingresso festoso sulle jeep a Roma liberata. Non è servito, ma sopratutto i media dimostrano sempre di più di essere un boomerang. Dopo circa 6 mesi Jessica Lynch, la donna soldato salvata con una operazione volutamente pompata a livello mediatico, torna a parlare e dice che il suo salvataggio non era altro che un pretesto per sostenere l'appoggio dell'opinione pubblica verso la guerra. "Mi hanno usata per simboleggiare il tutto, e questo non è giusto".
Incredibile. Non riesco a crederci. I "theGNUeconomy Weblog Awards 2004", che G.Neri ha detto, ridetto e spergiurato essere solo un gioco (quindi in teoria con nessuna valenza reale, così per divertirsi) sono sfuggiti di mano a chi aveva lanciato la sfida e diventati non un boomerang, ma un reale esempio di cosa sta diventando la comunità Blog in Italia. Il microcosmo del particolarismo elettronico. La signoria del Bit. Mah. Tolgo anche il bannerino (che avevo fatto per divertirci con la candidatura di IVO), dato che buona parte di quelli che partecipavano non giocavano affatto, erano terribilmente seri. Carlo di BrodoPrimordiale riesce quasi a divertirsi con i commenti alla chiusura delle votazioni, io ci sto provando (ma, lo ammetto, non ci riesco).
Chiunque faccia teatro come "amatore" (sulla questione amatore-professionista ci tornerò sopra un'altra volta) conosce bene questo scaffale. Può essere in salotto (i più narcisisti), nello studio, nello stanzino, in cantina o in soffitta, ma c'è. Ci finiscono, appoggiati gli uni sugli altri a prendere polvere, i testi che per un motivo o per l'altro sono stati abortiti. Non mi riferisco a testi letti e "che ci piacerebbe fare" ma quelli sui quali il lavoro era partito, si stava sviluppando e che si è perso per strada. Angoli rialzati e sporchi, orecchie e i sistemi più vari per tenere insieme le pagine (dalla clip, a chi se lo rilega con la spirale - maledetto fighetto! - ), appunti sul personaggio, frasi sottolineate, cancellazioni di parti di testo fatte al volo (per la serie, libero adattamento). Sul mio (è nello studio, ovvero la stanza più incasinata di casa) ce ne sono un po', ed alcuni sono stati davvero dei tristi abbandoni. Il primo a lasciarmi per strada fù l'ennesima rilettura de "Il Drago" di E. Schwartz, trasformatosi per la "strizzona" di una attrice in un enorme ed inutile "Laboratorio" che come uno scopo ebbe quello di decimare la compagnia! Poi "Ricorda con rabbia" di Osborne, morto per mancanza di attori (eravamo in 4, senza tecnici, rimanemmo in due - e io urlai "Finale di partita". L'altro superstite cerco di mordermi!). Poi "La parvenza di un ribelle" testo che mi dava dolorose fitte mentre stavo a Dublino dato che all' Abbey lo mettevano in scena in quei giorni (questo non andò oltre la prima scena - solo lettura - mani sotto il sedere). "Uno sguardo dal ponte" ebbe defezioni peggio di una missione suicida, "la fiaccola sotto il moggio" non fece a tempo ad uscire dalla fotocopiatrice (posso dire "per fortuna?" posso?) e per ultimo il testo che è morto ben due volte, "Provaci ancora, Sam" che spaventò un primo simpatico gruppo di attori e poi affossò un'altra buona idea.
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