Technorati Profile United Blogzine of WWW |
mar, nov 30 2004"Roma nel Cuore"Questo è il titolo per la stagione 2004 -2005 che l'orchestra sinfonica di Roma sta affrontando dal 22 Novembre. Tutte le domeniche alle ore 11,00 per un programma che si estende fino al 13 Giugno. Programma vario e ricco di cose interessanti, che potete consultare sul loro sito. La stagione si tiene al Sistina e se siete interessati a qualche data vi consiglio di affrettavi, per il concerto di domenica scorsa (Orff - Carmina Burana) i biglietti erano già esauriti da un paio di settimane. Biglietti che si vendono facilmente anche grazie ad una politica dei prezzi particolarmente vantaggiosa, con il biglietto intero a 8 euro e per i giovani fino a 21 anni ad un solo euro. Fatemi sapere (se siete a Roma) cosa ne pensate. | | Permalink
E come promesso ecco la postazione di lavoro (mamma mia ce ne sono troppi, di monitor intendo).
Beh. Perchè no. Questa è quella a casa, lunedì vi fotografo il mio angolo di inferno.
Immagino si sia capito che il discorso radio mi interessa, e quindi alcuni post che girano in questi giorni mi hanno fatto venire voglia di dire quello che penso. Allora il radiofonico Luca Sofri aveva scritto un pezzo (di cui non trovo traccia sul blog, lo avrà tolto?) a proposito di una intervista fatta da "Musica" a Albertino e Luca Viscardi. L'intervista è stata contestata dai protagonisti e da li parte per una bella analisi. Luca, come ben saprai visto che da Radio2 trasmetti, esiste il simpatico "Selector" che gestisce tutta la programmazione, simpatica creatura di Valzania (tutta la cultura se la porta via). Oggetto tecnologico che costa "$_Cifrone" e che va giustificato in qualche modo. Non solo gestisce Radio2 ma anche Radio3, che è peggio, dove la programmazione musicale dovrebbe essere indipendente e sganciata da politiche di "automatizzazione". I limiti sono evidenti. Anche se cercano di coprirli in maniera pietosa. Faccio un esempio uno, la giornata fiume dello sbarco in Normandia, dove il simpatico Selector ha mostrato tutti i suoi limiti. Business for Business? La cosa fa un po' tristezza, ormai ho abbandonato i miei ascolti di Deejay da quando le loro programmazioni sono diventati un brusio indifferenziato. E' vero quello che affermi a proposito della via con i Fast Food, le radio in Italia, salvo rarissime eccezioni, quello fanno. E lo cucinassero almeno bene l'hamburger. Oltre alla BBC (ti prego, citiamola il meno possibile, mi viene il mal di fegato per l'invidia), ci sono le radio tematiche. Mi ricordo (e ancora le conservo) di due cassette da 90 che mi portò un conoscente americano. Erano la registrazione di due radio della zona di Houston. Una di Rock e una di Country, pubblicità comprese. Praticamente perfette compilation già fatte, anche la pubblicità integrata e pochissimo invasiva. Poi scopro che esiste una radio tematica anche qui, a Roma. Radio Rock. Solo che non somiglia per niente a quelle che conoscevo io e , mi spiace dirlo ma anche l'orecchio vuole la sua parte, le voci che la conducono non sono il top come dizione e comprensibilità (tralasciando la programmazione che diventa ultimamente sempre più pop). Altro? Si, lo scippo delle frequenze e la gestione delle potenze. Le frequenze scippate sono quelle delle onde medie, tolte a radio2 e 3 per motivi tecnici. Tecnici? Dai sappiamo benissimo a cosa servono le frequenze liberate, a poter trasmettere il segnale della scatola vuota per eccellenza, il digitale terrestre. Ma, mi dice Gasparri, così ci sono anche le radio e in qualità digitale. Ma fatemi il piacere, se voglio sentirmi la radio in giro per casa o dove non ho una presa di corrente e una antenna? E tutti i bravi tecnologici urlano in coro "Il DAB" (la metà convinta che si tratti di una marca di birra). Il DAB in Italia non lo avremo ancora per lungo tempo. ci sono pochi ripetitori (nel nord-est e uno in Sicilia) e ancora non si parla di aumentarli. Inoltre andate a vedere quanto costano le radio. Con il mercato praticamente fermo i prezzi sono da investimento di capitale. Poi le radio locali hanno la simpatica abitudine di alzare la potenza del finale creando i simpatici "Sblateri". Sono le pernacchiette e le infilate di "Unz Unz" che arrivano a disturbare il vostro programma preferito, spesso mentre in macchina attraversate il loro territorio. Ecco, una migliore regolamentazione "tecnica" (e non burocratica) ci permetterebbe di avere più qualità di ascolto. Basta, mi sono sfogato. Mi dispiace pensare che Albertino, suo fratello e Viscardi ci credano fessi. La buona radio è una questione di volontà, e loro, per quanto bravi nel loro orticello, ne hanno poca. A proposito, guarda che livello di attenzione hanno gli ascoltatori di Radio3, nel loro sito degli "Amici di Radio3", sono incredibili alle volte.
Ieri sera la folgorazione. Dopo anni di ascolti c'è voluto Faber in persona per farmi vedere il "segreto" di questa sua canzone. Durante lo speciale TG1 su Mina (ma quando smetterà Mollica di fare omaggi che sembrano coccodrilli?) Fabrizio De Andrè rivela una cosa che era ovvia ma sfuggiva allo sguardo. "La canzone di Marinella è una canzone Napoletana scritta da un Genovese" E subito arrivano le assonanze (testo o musica) con "Luna Rossa", "Torna a Surriento", "Maruzzella", con le storie raccontate nelle canzoni, che iniziano e spesso restano sospese senza spiegazione apparente. A volte anche Mollica può tornare utile, per far scoppiettare un po' le sinapsi della parte musicale del cervello.
Semplice, perchè essere contro un'idea politica non vuol dire essere contro un popolo. Specie un popolo che riesce a creare, pochi minuti dopo un voto tanto importante, un sito come SorryEverybody.com. Una sito partito da una idea fulminante.
Ma Piero Pelù, quando va al Bar, come lo chiede un cappuccino al barista?
Ho messo le mani avanti, anche se già so che mi sbuccerò sicuramente gomiti e naso. Ho scritto che so che è sbagliato perchè criticare i professionisti che girano intorno alla TV, e parlo di tecnici, operatori di ripresa, addetti audio, catering, ecc. ecc. è una cattiveria gratuita, perchè stanno facendo un lavoro, che sicuramente a loro piace e lo fanno con il massimo dell'attenzione. In fondo un po' dentro e un po' fuori dal mondo dei media ci sono stato e so che quando una ideuzza torna e funziona non puoi fare a meno di esserne felice. Sai che puoi influenzare comportamenti e abitudini, ed un piccolo, sottile brivido da "Padreterno" ti tocca. But. Stiamo andando alla deriva per quanto riguarda la cultura e il modo in cui ci rapportiamo con quello che è intorno a noi. Chi ora fa TV sa (o lo deve sapere) che ha un dovere morale verso gli ascoltatori (spesso menti semplici) che seguono un programma. Autori, non basta un blog per lavarsi la coscienza, almeno secondo me. Poi fate voi.
|