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gio, feb 24 2005Senti come grida il PEPERONE...Di tutti gli altri con il mal di pancia e i giramenti di testa non poteva importarmi di meno, ma che venisse a mancare proprio uno dei miei blog preferiti no, questo non lo posso accettare. E allora, che dobbiamo fare MU? Sguizagliarci per Monteverde alla ricerca della blogger foltocrinita? Dai su, almeno dacci una speranza, uno spiraglio, un barlume, un... Vabbè, in fondo il blog non è un obbligo. Ma credo di non essere l'unico a cui dispiaccia che il peperone sia stato surgelato. | | Permalink
Per gli aggiornamenti? Rivolgersi all'assistenza clienti (buono anche se vi manca qualche vite).
Ho passato un finesettimana che sembrava condotto dalla Ventura.
Tutta colpa di The Petunias e di questo suo post su Piedone in politica. Ora non riesco a non pensare a Fassino vestito come Lee Wan Clift e a smettere di ridere. | | Permalink
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"...Ma la verità è santa, e pur conoscendo i torti che aveva quest'uomo e l'assoluta inutilità della sua morte, io tremo al suo pensiero. Perché, lo confesso, c'era in lui qualcosa di singolarmente schietto, non schietto perchè fosse buono, ma schietto perchè fu se stesso, e come tale si rivelò agli altri, nel bene e nel male, fino in fondo. Quanti di noi lo farebbero? D'altra parte, le leggi esistono e bisogna osservarle, d'accordo! Altrimenti, dove si va a finire? Ecco perché io piango quest'uomo con tanta, lo confesso, inquietudine. Rischiare di sentirsi in dovere di scrivere qualcosa, tipo epitaffio o coccodrillo, a proposito della morte di Arthur Miller, può diventare uno sterile esercizio pseudo-giornalistico. Facile usare Google o cercare comunque nella rete. Che senso avrebbe? Aldilà della "Morte di un commesso viaggiatore", il mio incontro con Miller è tutto dentro "Uno sguardo dal ponte". Un incontro fortuito, che, come ho già detto, non si concretizzò davanti al pubblico. Per pensare, almeno per me, al genio di Miller mi basta ripensare all'estrema difficoltà del personaggio di Eddie, la mancanza di figure piatte e stereotipate (gli italiani a Nuovayork mi arrivarono dai racconti dei nonni), l'epilogo in perfetto stile greco. Ecco, senza parlare delle mogli, del senatore Mc Arthur, del non sentirsi apprezzato dai suoi contemporanei. Ecco, con poche parole. Come Eddie.
Il post precedente mi fa da sponda per un'altro Golem-o-Post. Un testo di Fo, precisamente "la signora è da buttare" comincia con un gruppo di clown inginocchiati davanti al frigorifero in raccoglimento:
Torno a parlare di teatro, per indicarvi un sito che è un vero archivio lungo una vita, in cui si può trovare di tutto, dalla locandina alla cartolina inviata in occadione di una prima. Sto parlando "dell'Archivio Franca Rame Dario Fo", totalmente accessibile in rete e che è davvero un pozzo senza fondo della prolifica produzione del Giullare-Nobel. Poter leggere anche gli originali dattiloscritti, con tutte le correzioni e le modifiche che il testo subisce durante la sua genesi, rende molto più interessante la conoscenza di Fo artista a tutto tondo (i suoi disegni spesso diventano scenografia degli spettacoli). Ma anche delle interviste, dei diversi livelli delle interviste (riviste popolari, quotidiani, riviste di settore e specializzate), le polemiche che spesso accompagnavano le prime degli spettacoli di Fo, come le minaccie da parte dei Genovesi, alterati dallo spettacolo "Isabella, tre caravelle e un cacciaballe" che metteva l'eroe Colombo su un piano più umano, di rapire Fo la sera della prima. E, oltretutto, l'archivio serve anche a smitizzare eventualmente anche Fo stesso, facendocelo vedere anche da un lato umano, con le sue arrabbiature (multe per i ritardi degli attori) e i suoi scoramenti davanti a critiche inopportune. Lo sto ancora esplorando, ma ci sono chicche ad ogni click.
Torno sul discorso Rugby, per dichiarare il mio amore per questo sport che, seppur visto solo televisivamente, mi ha conquistato in maniera definitiva. Il match contro l'Irlanda (trasmesso da La7, canale che se solo volesse...) ha messo in evidenza parecchie cose: Io, mi ripeto, andrò sicuramente a vedermi il match con la Francia e poi inizierò a seguire le partite alle "Tre Fontane" (Roma). Se qualcuno è interessato, i commenti sono a disposizione.
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