Technorati Profile United Blogzine of WWW |
gio, feb 26 2004LaBranca!!Io continuo a dirlo, quest'uomo è un genio! Permalink
Banned Cartoons!! (Ovvero Daffy Duck è un razzista!)
Girando su internet si fanno sempre interessanti scoperte. Ora tocca ai "Banned Cartoons" una serie di cartoni animati creati durante il periodo della II guerra mondiale, che erano stati fatti sparire dato che avevano un intento "patriottico" spinto all'eccesso e che ora, a fine ostilità, è impossibile mandare in onda senza offendere qualcuno. Ce ne sono parecchi, molti Warner e qualche Disney, con protagonisti Hitler, I Jap, le SS, gli italiani con il Duce e così via. In realtà recentemente era stato violentemente epurato anche il buon Bugs Bunny (alias Groucho Marx), considerato poco "politically correct" in molti suoi atteggiamenti. Ricordo che fu impedito a Cartoon Network di mandare in onda una serie di suoi episodi "storici" che facevano parte di questo "indice". Però è giusto non dimenticare un periodo e quei cartoni rappresentano uno spaccato preciso. Se vi va potete usare un qualsiasi programma P2P per trovarli cliccate su continua e guardate la lista: Continua...
Lo sapevo! Lo sapevo! Non ti puoi girare un attimo che in questo paese ti tirano la sola. Avevo già parlato della pessima edizione italiana del programma della BBC "Ready, Steady, Cook!" e del fatto che non fosse possibile rileggersi le ricette come sul sito inglese. Ovviamente il grande demone del marketing della Aran-Endemol, unito all'incredibile sistema "a fascicoli settimanali" dell'editoria da edicola ha fatto il resto. Ecco che in televisione ed in edicola compare la pubblicità dei fascicoli della prova del cuoco, con il primo numero in offerta lancio e abbinato il solito gadget pressochè inutile. E poi uno dice che c'è l'analfabetismo di ritorno! Qualcuno può dirmi se in Europa ci sono altri paesi in cui ti vendono i libri "a rate"? (Nel senso di fascicoli).
Su i commenti di un post di Macchianera (scritto da Ursula) sta per avere inizio il match della settimana, fra Natalino Russo Seminara (nella mia personalissima opinione, semplicemente un idiota) e la Pros. Sarebbe il caso che il "sub-direttore" Sabelli se lo venisse a riprendere e a rimetterlo nel suo blog, prima che se ne debbano raccogliere i resti sparsi nel cyberspazio.
...con la sala semivuota. O semipiena? Tant'è che la sensazione di crollo culturale di Latina mi si presenta davanti ad ogni occasione. Latina ha fondamentalmente due teatri comunali ufficiali (nello stello corpo) e forse un paio di altri minori (di uno sono sicuro, l'altro non so). E così, con pochi spazi, anzichè esserci ressa, c'è un vuoto inquietante. Queste considerazioni sono da confrontare con il fatto che comici da "Zelig" o programmi tv vari, anche in infrasettimanale, riempiono lo stesso locale e anche se il loro tipo di lavoro è da rispettare, francamente non riesco a darmi pace. Sensazioni a parte lo spettacolo di Poli di sabato sera è stato divertente, e ha mostrato la bravura sua e del cast, tenendo conto di un faro "esploso" a inizio spettacolo, scambiato dal pubblico per effetto di scena, che con grande freddezza è stato utilizzato per fare un paio di battute fuori testo. Il testo è di un "disimpegnato" Diderot, cucito addosso a Poli, con un cast tutto al maschile che fa del trasformismo e dell' "en travestì" la dote peculiare. Siparietti ballati e cantati, e una macchina scenica semplice ed efficace. Luzzati ha creato una scena "leggera", con grandi fondali che cambiano "a vista", mossi da carrucole, e pannelli mobili mossi a mano da operatori (che sono stati giustamente presentati a fine spettacolo). Niente effetti speciali o luci laser, solo la riproposizione dell'idea di scena semplice che si trova anche sul libro di cui ho già parlato. E io ancora covo l'idea che il bacino di utenza del teatro possa crescere...
Le meraviglie e gli accessori dei voli "No Frills", ovviamente, solo da IVO!!
Me ne sono accorto per puro caso e non so se i vari blog cinematografici lo hanno letto e detto, quindi lo riporto per puro gusto personale. Accedendo alla casella di Hotmail (USA), ho visto una piccola foto che ritraeva il Benignaccio nazionale. Dato che il link riportava la dicitura "qual è il più grande errore negli oscar" ho curiosato èd ho trovato questo articolo di tale Dave McCoy. Fra i vari oscar assegnati a "casaccio" secondo lui una menzione speciale lo merita "la vita è bella" di cui riporto alcuni passi:"Benigni doesn't give a performance as much as celebrate himself and his "clever" idea. He wants to be Keaton or Chaplin, but we see his jokes coming from miles away." e conclude:"Nick Nolte, who was nominated for his performance in "Affliction," was robbed.. Mi dispiace per il pomposo rosicone di msn, ma al Nolte ultimamente riescono bene solo le parti da alcolizzato cronico, e per questo ci sarà un perchè.
Nota introduttiva: raccontino fantasioso e smentito dai fatti, come spiegerò dopo. Mettiamo che un giorno il signor Gugliemo Fatelzi (nome di fantasia) decida di andare ad assistere ad un concerto di domenica mattina presso lo splendido auditorium di Roma. Si veste moderatamente elegante, senza strafare, prende la sua giacca imbottita, il suo casco e scende in garage a prendere la sua Lambretta d'epoca (per i vespisti prende la sua bella Vespa d'epoca, così siamo tutti contenti). Mette in moto, saluta passando il giornalaio Armando e si avvia bello felice e scoppiettante verso il centro. Piccolo problema, il caro Guglielmo non è mai andato all'auditorium, sa all'incirca dove potrebbe essere, ma confida su i cartelli stradali visti in giro. Ecco, appunto, non so se li avete visti in giro i cartelli, ma indicano sempre di andare dritto e sono sempre a metà di un rettilineo. Guglielmo è tranquillo, ha incrociato un primo cartello che gli diceva di andare sempre dritto e lui va, sempre dritto. Ora accade una cosa strana, cartello dopo cartello Guglielmo è costretto a fermarsi per rifare il pieno, ripassa per la ventesima volta davanti all'edicola di Armando (che gli prende il tempo sul giro e che gli espone i cartelli tipo F1), dopo di che scompare alla vista. Voci riferiscono di averlo visto nei pressi di Ostia, sul lungomare Caboto, lanciato in direzione Torvajanica, altri giurano di averlo visto passare rombando lungo la Tuscolana direzione Castelli romani e di averlo sentito cantare "lo vedi là c'è Maaarinoo...", ormai le segnalazioni si moltiplicano, arrivando a segnalarlo nello stesso istante alla tomba di Nerone, in piazza della Repubblica e all'obelisco dell'Eur. Voci ascoltate a "chi l'ha visto" parlano di Guglielmo nei pressi di Carpi, con Ilenia sul sellino posteriore alla amazzone, lanciato a velocità Warp verso Matera. In televisione pare che qualcuno abbia intravisto Guglielmo nel traffico di Bombay mentre chiedeva indicazioni a Alberto Angela che gli rispondeva "se hai la pazienza di seguirmi.." e probabilente non la aveva perche lo si è visto anche in mezzo alla folla della maratona di NY, con la sua brava pettorina, ma forse non era lui, perchè un gruppo di amanti dell'Italia Islandesi giurano e spergiurano di averlo visto mentre cercava di bere da un gayser mettendo il dito sotto a mo' di "nasone". E tu, lo hai visto Guglielmo? Cercalo, fermalo, rimettilo sulla retta via. E digli sempre di diffidare del lupo cattivo, degli sconosciuti con le caramelle e dei cartelli con su scritto "Auditorium" e una bella freccia dritta! Il cartello "Auditorium" disperde anche te, digli di farla finita!! P.s. In realtà, per esperienza personale, i cartelli ti portano effettivamente all'auditorium, a patto di arrivare almeno sul lungotevere. Certo che i cartelli in periferia che indicano una direzione vaga verso il centro fanno un bell'effetto tipo "ai confini della realtà"!!
Piccola "nota a margine" di quello che è accaduto sul blog di Neri, a proposito della pubblicazione delle liste dei massoni. La autoscoperta da parte di molti "utonti" o di "CL" di non poter fare a meno di commentare. Anche quando qualcuno ti dice che commentando ti scoprirai per quello che sei. Mi spiace anche per molti che si sono sentiti offesi, ma il giusto fine era di lasciare quel post senza commenti. Ma come fai a non commentare? Come non recuperare 4 o 5 accessi in più da quel post? Quello che è successo con la pubblicazione delle liste è semplice, è uscita (sempre nei commenti) la simpatica italia del "viva i cazzi miei", quelli che "ho lo zio primario, il cugino giudice e il cognato ministro". E tutta si è riversata in quei commenti. Lo dice che alcuni sono talpe, che nel mare di fango di quei commenti qualcuno che si salva c'è. Ma è comunque troppo poco (e secondo me anche chi doveva capire, a chi la fune per uscire dal fango è stata lanciata non ha capito). Quindi, anche io lancio il mio strale, guai a chi pubblicherà la lista degli affiliati al "Club delle Giovani Marmotte", in quella lista ci sono nomi che non devono uscire! (il mio e quello di Ivo, credo). Conclusione, se proprio ve ne fregasse qualcosa, ma non ci credo, la lista si può trovare facilmente con le indicazioni contenute in questo post. Seguitele, magari scorrendo la lista scoprite anche voi il vostro zio fratello massone, di cui bullarvi al bar con gli amici. (Sigh!)
Come mi ero ripromesso mi sono recato presso l'auditorium (Roma) per partecipare al festival chiamato "ZeroGradi" di cui avevo già parlato in precedenza. Occasione per vedere anche il lavoro fatto da Piano e dal suo staff. Ammetto che questo post di "thepetunias" mi aveva fatto temere il peggio. E dai tempi dei lavori di "Italia 90" che non mi fido più delle grandi opere e temevo di trovarmi di fronte alla classica incompiuta, invece no, bello il posto, non invasiva l'architettura e tutto funzionante. Se il problema sono i botteghini io non lo saprò mai, visto che ieri era il concerto inaugurale gratuito. Uno piccolo (ma piccolo) punto oscuro è il decantato ristorante scandinavo, organizzato in una saletta interna. La cucina è gestita dai ragazzi del "il posto delle fragole", unico locale a Roma dove si può mangiare Svedese, ma vorrei sapere chi non ha pensato a mettere almeno qualche tavolino da bar per far sedere le persone che affluivano (la stanza alternava aspetti da bivacco a quello da "cenafreddainpiedi"). Qualche minuto di riposo su divanetti e tavolini in stile scandinavo (chi odia il design tipico di IKEA ieri credo sia stato portato via a braccia), il tempo di guardare qualche evoluzione sul ghiaccio dei campioni italiani di pattinaggio artistico e poi a fare la fila alla sala settecento per il concerto di Rebekka Bakken. La brava cantante jazz norvegese ha presentato i brani del suo album di esordio come solista, con sonorità che oscillano fra il jazz elettrico e il blues (ma con molte atmosfere pop), sciorinando un concerto da un'ora e venti filato con un solo bis (che con la parola "gratis" penso che ci stia dentro tutto). Il gruppo composto da piano, batteria, basso e chitarra ha mostrato un'ottima amalgama, con punte sperimentali da parte del chitarrista, tutto echi e suoni distorti (a volumi bassi). A piedi scalzi, magra e con i lunghi capelli chiari Rebekka ha tentato un approccio in italiano (con la classica "pasta") poi ha preferito parlare in inglese raccontando i suo brani che spesso parlano di sbronze, ritorni a casa e stanze in disordine. Una esperienza consigliata "caldamente" (vista l'idea nordica) a tutti.
[nota introduttiva]: Questo post parla di una iniziativa snobistica nei confronti del FDSR, se siete fan di T.R. saltate la lettura. Mi chiedevo, ma per questa iniziativa non c'è un bel sito? Se hanno già aderito la Marchini e Ovadia la cosa si fà interessante. Sono anni che invoco la "dolce morte" per il festival Sanremese, nella speranza di vederlo rigenerato dalle sue ceneri. Ma la scelta di T.R. per l'organizzazione artistica aveva affossato le ultime speranze di vedere qualcosa di decente e la conduzione della Ventura mi ha dato il colpo di grazia. Grazie ad Alba per il link. Update: Grande Trip! Ecco il link per il festival di Mantova.
Se siete a Roma dall' 11 al 14 Febbraio non perdetevi l'occasione di arrivare All'auditorium - Parco della Musica, per una bellissima rassegna-manifestazione dedicata ai paesi Scandinavi, denominata con molto acume "ZeroGradi". Spettacoli, gastronomia, mostre, letture di fiabe, design e fotografia, i momenti che animeranno le giornate. La cavea all'aperto sarà trasformata in una pista di pattinaggio e la cosa più interessante sono i concerti, tutti a costo molto ridotto (5 euro più 1 di prevendita) e il primo gratuito. Questi gli artisti dei concerti (e link a loro relativi): Rebekka Bakken - Norvegia (ingresso gratuito) Esbjorn Svensson Trio - Svezia Kimmo Pohjonen - Finlandia Supersilent - Norvegia Varttina - Finlandia Inoltre le fiabe tradizionali verranno lette da Vincenzo Cerami, Ascanio Celestini e Gigi Proietti (almeno si sgrossa di dosso un po' di Vanzinagine che gli sarà rimasta appiccicata...).
Autoreferenziale ma non troppo. In realtà avevo parlato in passato di Teatro, precisamente di Teatro amatoriale, e volevo dare qualche indicazione in più. Anzitutto chiariamo una cosa, teatro amatoriale non è sinonimo di "recita parrocchiale" (con tutto il rispetto dovuto), perchè gli spettacoli sono preparati e portati in scena con tutti i crismi e con tutta l'attenzione dovuta. La differenza sta nel fatto che gli attori fanno durante il giorno altri mestieri, e che gli spettacoli si tengono (con eccezioni) il finesettimana o comunque i festivi. Si paga la SIAE, si affronta pubblico pagante (ed ecco che se fai la recita, poi eventualmente hai di che fare il minestrone), si sperimenta e sopratutto si forma, perchè laboratori di scenotecnica, illuminotecnica e costumistica sono il corollario di qualsiasi compagnia di questo rango (si, è vero, tutti vorrebbero fare gli attori, ma le scenografie non crescono nel bosco e i costumi non li trovi nell'orto dei miracoli) senza contare i corsi di recitazione a diversi livelli. E ora qualche riferimento: FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) - Molto attiva e con ramificazioni in quasi tutte le città italiane, crea e gestisce cartelloni con lo scambio di compagnie da varie città e regioni. FITA Lazio - Con il cartellone della stagione 2003 - 2004 TeatriPossibili - Compagnia e circuito, attivi in diverse città italiane. AITA/IATA - Associazione Internazionale Teatro Amatoriale - Per vedere la cosa a livello internazionale e anche per capire quanto l'amatoriale sia apprezzato e amato all'estero (meno in Italia).
|